storia porchettaDi origine preromana, come testimoniano reperti archeologici dell’età del bronzo (II millennio a.C.) e la ricchissima (Necropoli di Campovalano) (X-III secolo a.C.), vanta fino ai nostri giorni una storia ricca e gloriosa, annoverando uomini illustri nelle lettere, nelle scienze, nelle arti.

E’ fondata tradizione che fosse un “municipium romano, ma la sua storia comincia meglio a potersi delineare alla fine del IX secolo per un cambio di territorio fra il Vescovo di Teramo Giovanni II e il conte Adalberto o Roberto de Aprutio.

Nei secoli XIV e XV la città ebbe un notevole sviluppo politico, sociale, economico alternando periodi di sottomissione feudale a periodi di libertà demaniale. Nel 1372 ebbe lo “status” di libero comune, il diritto di scegliersi – alla pari con Teramo – il “Giudice delle cause civili”, e l’istituzione del “mercato settimanale” oltre a un buon numero di fiere nell’arco dell’anno.

La tradizione della porchetta si e’ poi estesa in tutt’italia, dove, ogni regione, caratterizza il prodotto a seconda dell’utilizzo degli aromi del territorio.  

In particolare ,nel territorio ferrarese dove ogni paese si caratterizza per la propria prelibatezza e per il proprio prodotto gastronomico, a corporeno dal 1988  e’ progressivamente cresciuta la sagra della porchetta dove e’ possibile assaggiare, oltre agli altri piatti tipici del territorio, il maiale allo spiedo, opportunamente preparato con gli odori e gli aromi contadini (sale, pepe, noce moscata e tanti altri segreti caratteristici della nostra ricetta).

Dal 2001 la sagra si svolge nel parco all’interno di una tensostruttura, di una villa (villa Borgatti) sita al centro del paese a ridosso della piazza antistante la chiesa. Questa locazione, lo splendido scenario della villa, la qualita’ dei prodotti l’accolglienza e la professionalita’, dei tanti volontari che collaborano alla manifestazione, offrono un elemento di distinezione rispetto alle altre sagre  che solitamente si svolgono in aree sportive o in luoghi provvisori.

La sagra si svolge in concomitanza alla festa di S. Luigi Gonzaga prottettore dei giovani, nei giorni attorno al 21 di giugno ed e’organizzata da un gruppo parrocchiale volontario, che devolve l’intero ricavato per sostenere le opere parrocchiali del paese. In particolare negli ultimi anni il guadagno e’ stato devoluto per sostenere la costruzione e acquistare l’arredamento per il nuovo asilo parrocchiale .

Il menu della sagra, per scelta dell’organizzazione, offre portate  diversificate, anche per coloro che non sono amanti della carne di maiale, infatti tra i vari prodotti, segnaliamo tra i primi piatti, i classici tortellini ed a altri piatti tipici, i ravioli con ripieno di porchetta, le tagliatelle alla porchetta,  il timballo di riso alla porchetta. Tra i secondi segnaliamo oltre alla porchetta allo spiedo (servita nel piatto come uno spezzatino), la classica grigliata mista e i medaglioni all’aceto balsamico, oltre alle scaloppine di tacchino.

Tra i contorni segnaliamo le patate al forno e le cipolle al forno, oltre alle classiche patate fritte.

Negli ultimi anni offriamo un’ampia carta dei vini con i principali vini della zona che si sposano con la porchetta e con la carne di maiale.

Lo stand gastronomico apre alle ore 19:30 fino alle 23:00 nei due fine settimana previsti, anche in caso di maltempo, offrendo una sala di 300 posti a sedere.